Nella serie di documentari “Fallen Idols: Nick and Aaron Carter”, il cantante dei BackStreet Boys è accusato di abusi da parte di tre donne.
La serie di documentari “Fallen Idols: Nick and Aaron Carter” esplora le tre cause legali per violenza sessuale intentate contro Nick Carter e la relazione travagliata tra il cantante dei Backstreet Boys e suo fratello minore, morto nel novembre 2022.
Secondo un comunicato stampa, la serie in quattro parti “tira indietro il sipario sulle difficili dinamiche della famiglia Carter e sul lato oscuro di una così improvvisa ascesa alla fama”. “‘Fallen Idols’ indaga sulle accuse di violenza sessuale contro Nick Carter, approfondendo anche le lotte di suo fratello, Aaron, con la salute mentale e l’abuso di sostanze.”
Nel documentario, Melissa Schuman, Ashley Repp e Shannon Ruth, le tre donne che hanno fatto causa a Carter per violenza sessuale, raccontano le loro storie; In altre interviste esclusive, anche l’ex fidanzata di Aaron, Melanie Martin, e l’ex membro delle Pussycat Dolls, Kaya Jones, che usciva con Nick negli anni 2000, offrono informazioni su come la fama abbia causato una spaccatura tra i due fratelli.
Nel 2017, Schuman, che faceva parte della band Dream, affermò che la pop star l’avrebbe violentata mentre i due stavano lavorando insieme a un progetto all’inizio degli anni 2000. Ha citato in giudizio Nick per violenza sessuale nell’aprile 2023.
Ruth ha citato in giudizio l’artista nel dicembre 2022 per presunta violenza sessuale; sostiene che il cantante l’ha violentata nel 2001, quando aveva 17 anni. Nell’agosto 2023, Nick è stata nuovamente citata in giudizio da Repp, che afferma di essere stata aggredita sessualmente da Carter quando aveva 15 anni.
A Forbes, Dale Hayes Jr, avvocato di Carter, ha risposto alle accuse mosse nel documentario; Ha definito le accuse “oltraggiose” e, secondo lui, i casi “stanno avanzando attraverso il sistema legale e, sulla base sia delle sentenze iniziali della corte che delle prove schiaccianti, siamo pienamente convinti che prevarremo e riterremo le persone coinvolte responsabili di diffondere queste falsità”.
Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’intelligenza artificiale.